Lunedì 22 novembre, ore 21 - Teatro Carignano
Enzo Bianchi e Giuliano Pontara
In dialogo su Pace e guerra
  L'articolo pubblicato su "La Stampa" lunedì 22 novembre, di Enzo Bianchi


Enzo Bianchi


Dal IV secolo in poi la Chiesa ha progressivamente elaborato una "teologia della guerra" per cercare di conciliare il comandamento "Non uccidere" e la parola di Gesù sull'amore per i nemici con le esigenze di difesa di un impero prima e poi di società e stati divenuti cristiani. Solo con il XX secolo, e a seguito della tragedia delle due guerre mondiali e del proliferare degli armamenti atomici, le Chiese cristiane - che nel corso della storia avevano addirittura conosciuto guerre fratricide - hanno iniziato una riflessione sulla "teologia della pace".
Per la Chiesa cattolica questo percorso può essere simbolicamente racchiuso tra l'enciclica Pacem in terris di papa Giovanni XXIII (11 aprile 1963) e i due messaggi di papa Giovanni Paolo II per la Giornata mondiale della Pace: "Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono" (1° gennaio 2001) e "Pacem in terris: un impegno permanente" (1° gennaio 2003).

 

Giuliano Pontara


Secondo la dottrina dei diritti umani i comportamenti, individuali o collettivi, e le istituzioni sociali, economiche, politiche, sono moralmente giudicati come giusti o ingiusti a seconda di come essi incidono su postulati diritti umani fondamentali.
E' giustificato violare i diritti fondamentali di alcuni al fine di tutelare quelli di altri? La questione è imposta in modo impellente dalla natura della guerra moderna, ivi compresa la guerra civile, il moderno terrorismo e la cosiddetta "guerra umanitaria".
L'aggressore, colui che viola diritti, perde diritti e contro l'aggressore l'uso della violenza può essere giustificato come ultima ratio ed entro certi limiti di proporzionalità. Ma quando ci vanno di mezzo diritti fondamentali di innocenti, di bambini, di generazioni future? Può essere giustificata una guerra che comporta la violazione di tali diritti?
Non ci sono diritti assoluti. Quello che conta è massimizzare la fruizione complessiva dei diritti nel lungo periodo: un'etica della responsabilità.
Sette ragioni contro la giustificabilità della guerra nell'ambito di una siffatta etica.
Tre vie della pace secondo Norberto Bobbio: economica, giuridica, etica.


Enzo Bianchi è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. Nel 1966 ha infatti raggiunto il villaggio di Bose a Magnano (Vercelli) e ha dato inizio a una comunità monastica ecumenica, cui tuttora presiede. È direttore della rivista biblica Parola, Spirito e Vita, membro della redazione della rivista internazionale Concilium e autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue, sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora a La Stampa, Avvenire e Luoghi dell'infinito.

Tra i suoi libri:
Il radicalismo cristiano (Gribaudi 1980); Apocalisse di Giovanni (Qiqajon 1990); Da forestiero. Nella compagnia degli uomini (Piemme 1999); I Cristiani nella società (Rizzoli 2003); Nuove apocalissi. La guerra in Iraq, l'Islam, l'Europa, la barbarie (Rizzoli 2003); Lessico della vita interiore. Le parole della spiritualità (Rizzoli 2004).

 

Giuliano Pontara ha insegnato Filosofia pratica per oltre trent'anni all'Istituto di filosofia dell'Università di Stoccolma. Ha insegnato come professore a contratto in varie università italiane e straniere. E' direttore della International University of Peoples' Institutions for Peace-IUPIP, con sede a Rovereto in Trentino, di cui è uno dei fondatori. Ha pubblicato libri e saggi su temi di etica pratica e teorica, metaetica e filosofia politica. E' stato uno dei primi ad introdurre in Italia la Peace Research e la conoscenza sistematica del pensiero etico-politico del Mahatma Gandhi.

Tra i suoi libri:
Se il fine giustifichi i mezzi (Il Mulino1974); Antigone o Creonte. Etica e politica nell'era atomica (Editori Riuniti 1990); Etica e generazioni future (Laterza 1995); La personalità nonviolenta (Edizioni Gruppo Abele 1996); Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza (Edizioni Gruppo Abele 1996). Ha curato Teoria e pratica della nonviolenza (Einaudi 1996), vasta silloge di scritti di Gandhi.