Torino, il senatore a vita, 94 anni, è alle Molinette per una crisi respiratoria. Lo assiste anche il figlio cardiologoNorberto Bobbio è grave ricoverato in ospedaleTORINO - Norberto Bobbio è in gravi condizioni all'ospedale Molinette di Torino per una crisi respiratoria. Il filosofo e senatore a vita, che ha compiuto 94 anni a ottobre, è stato ricoverato ieri pomeriggio nel reparto di medicina d' urgenza. La crisi lo ha colto mentre si trovava a casa di uno dei suoi tre figli, Marco, cardiologo della divisione universitaria delle Molinette. Proprio lui gli aveva prestato i primi soccorsi e, visto il peggiorare delle condizioni, ha organizzato il trasporto all'ospedale con un'ambulanza. Spiega Valerio Gay, direttore del pronto soccorso torinese: "Il filosofo è arrivato in ospedale in preda ad una grave crisi respiratoria. I medici lo hanno "stabilizzato" e la situazione lentamente è lievemente migliorata, la febbre è rimasta su valori bassi anche se il paziente alterna momenti di lucidità ad altri di assopimento". Le sue condizioni sono considerate gravi, tuttavia, finora i medici hanno deciso di non trasferirlo nel reparto di terapia intensiva. Accanto a lui, per l'intera notte, c' è stato il figlio Marco. Da tempo Bobbio si è ritirato dalla scena pubblica: l'ultima apparizione risale a poco più di un anno fa, quando accompagnò al cimitero la salma della moglie Valeria, con la quale aveva diviso sessant' anni. Bobbio trascorre buona parte del tempo nella sua casa di via Sacchi, a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova. Abitazione che lascia ormai solo in rare occasioni, come è accaduto per le feste di fine anno. Proprio le condizioni di salute precarie gli avevano impedito di partecipare ai primi di novembre ai funerali di Alessandro Galante Garrone, l'amico di sempre, con il quale condivideva il ruolo di coscienza civile di Torino. Una scomparsa che lo ha profondamente toccato sotto il profilo emotivo. Pochi e fidati collaboratori, insieme con i familiari, si prendono cura di lui, lo assistono continuamente. Due mesi fa, in occasione del novantaquattresimo compleanno, il sindaco Sergio Chiamparino e il presidente del Consiglio comunale Mauro Marino gli avevano fatto visita per consegnargli il sigillo della città, come "riconoscimento dell'impegno politico, della passione civile e del contributo alla riflessione storica e culturale". Un impegno che Pertini gli aveva riconosciuto già vent' anni fa, nominandolo sentore a vita. (r. t.) |